mercoledì 11 dicembre 2013

Chi siamo



Prima di presentare il Gruppo Teatro Vecchio Veneto vorremmo fare un po’ di storia del teatro a Bresega.
ANNI QUARANTA
Facciamo un salto nel tempo per sfogliare le pagine di un passato di qualche anno, quando a Bresega un gruppo di persone si cimentarono all’arte del teatro. Parliamo degli anni immediatamente seguenti il secondo dopoguerra, quando fare teatro, magari artigianalmente, per se  stessi e per il piccolo borgo, era l’unico svago realizzabile. Ci si riuniva presso gli ambienti della canonica, ambienti che orgogliosamente Don Fabiano, il parroco di allora,  metteva a disposizione per i “suoi ragazzi”. Vogliamo ricordare due persone che hanno particolarmente contribuito a rendere fattiva quello che era una aspirazione di tutti: Stellio Gastaldo e Angelo Manfrin.
 Nelle lunghe serate invernali si preparavano le rappresentazioni teatrali che sarebbero state messe in scena nel periodo estivo. Allora era in voga l’operetta, armonioso “ensamble” di musicali canzoni e parti recitate.  Qualcuno ricorda ancor oggi,  con orgoglio, i successi ottenuti in paese e i riconoscimenti raggiunti durante le trasferte.
In quei tempi, maschi e femmine non potevano fare teatro assieme quindi parallelamente nacque anche la compagnia teatrale femminile, i luoghi di incontro era sempre la canonica. A diversità dei colleghi maschietti, le ragazze si perfezionarono nella recita di commedie. Ci viene spontaneo chiedere cosa avrebbero fatto se ci fosse stata la necessità di una parte maschile. Niente paura, una ragazza si vestiva da maschietto e il problema era risolto. Inutile dire che anche il gruppo femminile ebbe i suoi momenti di gloria. 
Parlando con un signore di un paese limitrofo, riguardo alla tradizione teatrale a Bresega, questi ricordava che, quando era piccolo, i “grandi”lo avevano mandato a Bresega a prendere i trucchi. Cosa era successo? Stavano preparando una rappresentazione teatrale e all’ultimo momento si sono accorti che i loro trucchi si erano irrimediabilmente  rovinati. Che fare? Niente paura si va a Bresega e loro sicuramente hanno tutto. Una corsa in bicicletta e il problema si è risolto nei migliore dei modi.  Eravamo negli anni cinquanta!
ANNI SESSANTA
Con il boom economico si cambiano stili di vita, sorgono altri mezzi di divertimento, qualcuno è costretto ad emigrare e tutto lentamente si scioglie, lasciando però sempre acceso un lumicino: a ricordo dei vecchi fasti rimaneva  lo stabile del teatro.
ANNI SETTANTA...LA NASCITA DEL GRUPPO TEATRALE
E arriviamo agli inizi degli anni settanta quando un gruppo di ragazzi, cogliendo l’occasione della festa di Santa Lucia, copatrona del paese, si propongono, dopo la recita dei bambini delle elementari,  di allietale la festa con  brevi scenette. Ed è così che nasce quello che poi si chiamerà Gruppo Teatro Vecchio Veneto. Da brevi scenette si passerà  alle farse quindi ad atti unici finché  arriviamo  alla realizzazione delle commedie.
Con gli anni il gruppo artisticamente cresce coinvolgendo molti  giovani del paese e trova lo stile che lo contraddistinguerà  e lo caratterizzerà. 
IL GRUPPO TEATRO VECCHIO VENETO...OGGI
Il Gruppo attualmente è formato da circa trenta persone compresi attori, scenografi, tecnici audio e video, truccatrici e collaboratori vari.
Il Gruppo ha delle caratteristiche che lo differenzia dalle altre compagnie: è completamente autodidatta; ha un autore delle proprie rappresentazioni: Silvio Olin; ha la sua lingua vernacolare: il dialetto locale; ha tanta voglia di divertirsi, divertendo il pubblico, e può vantare, tra i componenti,  una collaborazione quasi quarantennale.
Il filone del buon umore è da sempre l’ingrediente principale che la compagnia vuole trasmettere al pubblico. In paese il gruppo è amato e apprezzato, conosciuto e seguito con entusiasmo. I consensi ottenuti si estendono non solo nei paesi limitrofi ma anche oltre il territorio della Bassa Padovana sconfinando anche fuori regione.
La discriminante sta certamente nel fatto che il pubblico può  identificarsi nei personaggi portati in scena.  Del resto le situazioni rappresentate sono storie di vita quotidiana, a volte portate all’eccesso, ma con un fondo di verità. E’ la realtà messa in scena , è la vita recitata dal vivo.
Il Gruppo ha messo in scena oltre a quindici rappresentazioni. A titolo esemplificativo ne ricordiamo alcune : Chiuso per ferie, Done Omani Marideve, Disi sempre che la xe cota, On pugneto de sale, Semo tuti paroni .
Attualmente il Gruppo si è costituito in associazione culturale teatrale  apolitica e apartitica senza scopo di lucro.

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